
ORCHESTRANA – COME UN POZZO VUOTO APPRODA ALLA RADIO RAI
Giovedì 25 novembre, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, nel corso della trasmissione Rai Radio3 Suite, alle ore 22,30 è andata in onda la registrazione integrale di “OrCheStrana – Come un pozzo vuoto” – jazz e teatro per le vittime di violenza – realizzata al Teatro Politeama di Catanzaro il 30 ottobre scorso, per inaugurare in anteprima la XXI edizione del Catanzaro Jazz Fest. La trasmissione è stata preceduta da una conversazione tra gli autori e il conduttore della serata, Andrea Penna, e sarà riascoltabile e scaricabile in Podcast dal sito di Radio3.
Un dramma musicale, ideato da Francesco Panaro, che mette in scena, integrandoli perfettamente, un testo teatrale di Giacomo Carbone, sulla violenza sessuale tra un padre e una figlia, e le musiche originali di Nicola Pisani, compositore, formatore e direttore di grande esperienza, capace di dirigere creando la musica contemporaneamente, attraverso la “conduction”, che dirige OrCheStrana – Orchestra di Musica Improvvisata, composta da 30 ottimi musicisti calabresi, con alcuni giovanissimi, un coro e due special guest: Ettore Fioravanti alla batteria e Luca Garlaschelli al contrabbasso.
A dare corpo a un testo asciutto e a tratti crudo, due voci recitanti che dialogano senza mai confrontarsi, in un crescendo di tensione ed emozione che culmina in un tragico finale. Nello scomodo ruolo del padre abusante, Giancarlo Fares, che ha dato una grande prova d’attore riuscendo a rendere magistralmente quel lato oscuro e insieme ipocrita che l’abuso sessuale inevitabilmente porta con sé; ad interpretare la figlia, Sara Valerio, autentico talento del teatro italiano, che ha reso viva un’esperienza traumatica, modulando con grande sensibilità e capacità interpretativa le quattro parti di cui è fatta la storia, dall’infanzia all’età adulta.
La produzione, realizzata dalla Cooperativa Atlantide con il sostegno del Ministero della Cultura, era stata presentata mercoledì 27 ottobre, nell’ambito della XXII Festa della Musica di Spezzano della Sila, nel suggestivo Convento edificato da San Francesco di Paola, e giovedì 28 all’Auditorium Santo Spirito di Vibo Valentia – Capitale Italiana del Libro, riscuotendo ovunque grande apprezzamento di pubblico e critica.
La Cooperativa Atlantide esprime quindi un sentito ringraziamento a tutti coloro che a vario titolo hanno partecipato alla realizzazione di quest’opera nonché grande soddisfazione per l’apprezzamento espresso dalla redazione della rete Rai Radio3 che ha deciso di inserirla nel proprio palinsesto, all’interno di un prestigioso cartellone.
JAZZ : IMPROVVISAZIONE = DEMOCRAZIA : LIBERTÀ
Jazz e Teatro per le vittime di violenza
da un’idea di Francesco Panaro
testo Giacomo Carbone
musiche e “conduction” Nicola Pisani
interpreti Giancarlo Fares e Sara Valerio
special guest Ettore Fioravanti (batteria) – Luca Garlaschelli (contrabbasso)
coordinamento regia Roberta Giuditta
Come un pozzo vuoto
di Giacomo Carbone
© tutti i diritti riservati
SINOSSI
I personaggi sono un padre e una figlia abusata. Il testo è articolato in quattro momenti. L’infanzia, l’adolescenza, il processo per violenza, la fine della storia, con la figlia suicida ed il padre appena uscito dal carcere, divisi e scanditi dalla musica e dall’improvvisazione orchestrale. La scena si svolge in un’atmosfera quasi immobile, dove la suggestione scaturisce interamente dalla forza delle parole e dalla “conduction” di Nicola Pisani che dirige OrCheStrana. I personaggi seguono un proprio filo, senza mai confrontarsi. Nella prima parte, sgorgano i ricordi della bimba agli inizi degli abusi paterni e, nello stesso tempo, la follia depravata mascherata da amore nei ricordi del padre. La seconda parte è dedicata all’adolescenza, dove la figlia cerca di separare la propria giovinezza dallo squallore di ciò che avviene nelle mura casalinghe, ed nel padre iniziano l’odio e la gelosia verso questa ragazza che sta diventando donna. La terza è dedicata al processo, con l’accusa inclemente della ragazza anche contro la madre che faceva finta di nulla, preceduta dalla difesa accorata ed ipocrita del padre davanti ai giurati. L’ultima parte è successiva al carcere del padre, il quale si reca sulla tomba della figlia suicida, per ascoltare perché quella vita si è data la morte.
OrCheStrana
Orchestra di Musica Improvvisata
DENISE BARBERI voce
MIRIAM DE LUCA voce
FEDERICA GRECO voce
AMILY GUALTIERI voce
SALVATORE LIA voce
AMERIGO MARINO voce
MARIARITA NICASTRO voce
FRANCESCA SALERNO voce
GIOVANNA VALLERIANI voce
PIERO AGOSTINO GALLINA violino e lira
VALERIA PICCIRILLO violino
FRANCESCA PICCIRILLO flauto
FRANCESCO STORINO sax alto
ALBERTO LA NEVE sax tenore
GIANMARCO SCRIVANO sax tenore
FRANCESCO CALIGIURI sax baritono, clarinetto basso, flauti dolci
PIETRO RIGA sax baritono
ROCCO RICCELLI tromba
GIANFILIPPO SESTITO tromba
GIUSEPPE OLIVETO trombone
MARIO GALLO tuba
MARCO GRECO chitarra
ALESSANDRO GUIDO chitarra
CARLO MARIA MANNA pianoforte e tastiere
VALERIO PAGLIARO basso elettrico
CARLO BILOTTA contrabbasso
FRANCESCO PALLONE percussioni
FRANCESCO MONTEBELLO percussioni
